Un reportage fotografico dai vecchi confini d’Europa.

Europe Around The Borders è un reportage fotografico e narrativo realizzato tra il 2014 e il 2016 dal fotografo Ivano Di Maria e dal giornalista Marco Truzzi.
Nell’approssimarsi dell’anniversario della Prima guerra mondiale, i due hanno deciso di girare l’Europa per raccontare la lenta dissoluzione dei vecchi confini.
Ciò che si sono però trovati a documentare è stata piuttosto la loro trasformazione in spazi di reclusione per migranti alla disperata ricerca di un futuro. Se in località come Basilea, Copenaghen e a maggior ragione nei territori svedesi e norvegesi – ove i vecchi confini si presentano sotto forma di natura silenziosa – era difficile percepire quanto stava accadendo presso altri confini europei; a Melilla, in un’Europa che è Africa, al checkpoint di Barrio Chino controllato dal governo spagnolo, una marea umana era intenta a trasportare enormi fagotti di merci al servizio di notabili marocchini per una forma di migrazione costante e tollerata.

A Ventimiglia era possibile imbattersi in alcune decine di giovani africani accampati sugli scogli in riva al mare. A Calais una vera propria marea umana si trovava costretta a sopravvivere nel limbo della “jungle” mentre quotidianamente c’era chi moriva tentando di attraversare la Manica aggrappato al ventre dei tir.

A Röszke, in Ungheria, i militari sorvegliavano un muro difilo spinato costruito per bloccare profughi siriani. A Seghedino, a Cracovia, a Belgrado, si viveva una minacciosa atmosfera di attesa.

A Idomeni, tra Grecia e Macedonia, si poteva osservare il maggiore campo profughi europeo.

E così, mentre gli abitanti della fortezza europea sembravano avviati a ricorrere ai termini “condivisione” e “partecipazione” soltanto a proposito dei social media, i due reporter si sono trovati a documentare più che l’agonia dei vecchi confini, la loro trasformazione in luoghi di reale esclusione fisica e simbolica.
