
Passato e futuro delle forme di Amatrice
Una visione critica dei piani per la ricostruzione
Storia e antropologia nel lavoro di Gabriele Ivo Moscaritolo sul sisma irpino
La resistenza degli spazi pubblici all’Aquila dopo i terremoti
Continuiamo la nostra serie sul quarantennale del terremoto in Campania e Basilicata con un omaggio all’Irpinia di oggi, negli scatti di Sandro Montefusco. Paesaggi, luoghi e persone, oltre il terremoto e la memoria.
Il 23 novembre di quarant’anni fa uno spaventoso terremoto colpì la Campania e la Basilicata. Continuiamo la serie di approfondimenti su quell’evento ospitando una riflessione di Stefano Ventura, autore di “Storia di una ricostruzione. L’Irpinia dopo il terremoto”, recentemente uscito per Rubbettino editore.
Sul finire degli anni Ottanta capitava di accompagnare mia madre abbascio i prefabbricati, dove si trovavano le casette emergenziali – i prefabbricati, appunto – che ospitavano delle famiglie assistite dopo il terremoto del 23 novembre 1980 che aveva colpito l’Irpinia, compreso Monteforte Irpino, dove sono cresciuto.
Il 23 novembre ricorrerà il quarantesimo anniversario del terremoto che colpì Campania e Basilicata nel 1980 (2914 morti, 8800 feriti). Sismografie dedicherà, a partire da questo articolo*, uno spazio a questo anniversario con una serie di riflessioni e approfondimenti. L’anniversario da cifra tonda è secondo noi l’occasione per riportare l’attenzione su una serie di studi e ricerche che hanno indagato questi quarant’anni di eventi nel campo delle scienze sociali.