
Spazi e conflitto sociale nel cinema di Pasolini
Due mondi e due spazi. Spazio borghese e deserto arcaico nel cinema di Pasolini.
Due mondi e due spazi. Spazio borghese e deserto arcaico nel cinema di Pasolini.
È passato un anno da quel 20 ottobre 2012 nel quale un insieme di associazioni, di cittadine e di cittadini riuniti nel neonato Municipio dei beni comuni entrava nell’ex Colorificio Toscano di Pisa.
In occasione dell’uscita del volume a cura di T. Sbriccoli & S. Jacoviello, con una prefazione di Ulf Hannerz, Shifting Borders. European Perspectives on Creolisation (Cambridge Scholars Publishing), dedicato all’analisi dei processi di “creolizzazione” che caratterizzano l’Europa contemporanea e al ripensamento stesso di quel concetto, pubblichiamo in anteprima alcuni estratti dall’introduzione. Il volume è il frutto della ricerca scientifica condotta all’interno del Progetto Europeo Playing Identities: migration creolisation creation
di Daniele Salerno [questa recensione è già apparsa sul blog del Centro TraMe] Sismografie. Ritornare a L’Aquila mille giorni dopo il sisma è una raccolta di nove saggi a cura di Fabio Carnelli, Orlando Paris e Francesco Tommasi, pubblicata poche settimane fa da Edizione Effigi. Nelle intenzioni dei curatori non si tratta di commemorare, bensì di rimemorare la catastrofe dell’Aquila. Se il lavoro di commemorazione fissa l’attenzione sull’ evento singolo, straordinario e puntuale all’origine del trauma – una scala temporale, quella dell’evento, che la commemorazione condivide con il discorso giornalistico ed emergenziale –, il lavoro della rimemorazione esige uno sguardo lungo sui fenomeni, capace di tenere insieme le storie e di metterle a confronto: se la commemorazione lavora marcando una discontinuità narrativa, la rimemorazione è “ricostruzione” di una continuità di senso nel dopo-catastrofe . I nove contributi – risultato di una rielaborazione di articoli pubblicati online sul blog di Il lavoro culturale – sono divisi in tre sezioni tematiche: Economie del sisma, Ricostruire l’abitare e Spettrografie. Nonostante la diversità delle prospettive disciplinari, delle aree d’analisi e delle metodologie applicate, mi sembra che emerga nei nove saggi una problematica comune: il rapporto tra l’agire “dall’alto” dell’istituzione e l’azione “dal basso” dei cittadini. Da una parte ci vengono così descritte le pratiche governamentali – per dirla con Michel […]
“I beni comuni devono essere tutelati e salvaguardati dall’ordinamento giuridico, anche a beneficio delle generazioni future. […] In ogni caso deve essere garantita la loro fruizione collettiva.”
di Marianita Palumbo Il 23 novembre, in occasione del Thanksgiving Day, a Zuccotti Park l’atmosfera è di festa. Lo spazio occupato dal movimento Occupy Wall Street per più di due mesi, è stato ufficialmente sgomberato la settimana scorsa ma per questa occasione si sono dati appuntamento tutti qui per festeggiare insieme e dare ulteriore visibilità alla protesta. Un gruppo di volontari si occupa di distribuire i pasti a chiunque lo chieda. Occupy Wall Street ha fatto un appello a ristoranti e benefattori e ha raccolto fondi sufficienti per preparare più di 3000 pasti. Lo sguardo di un osservatore attento cade subito su qualche dettaglio imprevedibile in uno spazio occupato: non solo gli uomini della sicurezza vestiti di giallo che regolano il traffico per accedere all’interno dello spazio transennato, ma anche un altro gruppetto di uomini che all’interno raccolgono ininterrottamente qualsiasi minuscola cartina o rifiuto caduto per terra. Le mie prime 24 ore a New York sono sufficienti a capire quanto Occupy sia ormai diventato uno slogan, un simbolo, un logo, una parola d’ordine che circola per le strade della città ridando significato e spazio ad un modo di essere cittadini, ad un modo di interagire, ad un modo di stare. […]
Le riflessioni che seguono scaturiscono da tre anni di esperienza vissuta tra le mura della Facoltà di Pianificazione del territorio nell’università IUAV di Venezia, in un luogo del sapere trasformatosi in “spazio di resistenza”.
Lunedì 7 novembre alle ore 16.30 presso l’Aula Magna Storica del Rettorato dell’Università di Siena (Banchi di Sotto 55), il Lavoro Culturale, all’interno della rassegna TeatrInScatola, presenta Dall’acqua alla cultura: la grande piazza dei beni comuni un incontro pubblico con Ugo Mattei, giurista, docente di diritto a Torino e in California, e co-estensore dei quesiti referendari sull’acqua, Luisa Merloni e Daniele Natali del Teatro Valle Occupato.
Paganica, il sisma del 2009 e la ricostruzione incompiuta