scienze umane

Riprendere il filo del discorso

In questi giorni, all’Aquila, sta avvenendo il passaggio di consegne fra la Struttura Tecnica di Missione e il Comune, passaggio che segna, dopo 3 anni e 5 mesi dal sisma, la fine dello stato d’emergenza, ufficialmente terminato il 30 Agosto di quest’anno come sancito dal decreto legge 83 del 22 Giugno [1].

Dall’acqua alla cultura: la grande piazza dei B...

Registrazione dell’intervento di Ugo Mattei e del Teatro Valle Occupato Lunedì 7 novembre “il Lavoro Culturale” ha presentato (all’interno della rassegna TeatrInScatola) Dall’acqua alla cultura: la grande piazza dei Beni comuni: un incontro pubblico con Ugo Mattei (giurista, docente di diritto a Torino e in California, e co-estensore dei quesiti referendari sull’acqua), Luisa Merloni e Daniele Natali del Teatro Valle Occupato. Quella giornata è stata la prima tappa di una riflessione sui Beni comuni che intendiamo continuare il prossimo anno; attraverso di essa abbiamo cercato di comprendere cosa siano i beni comuni, come si distinguano dal Pubblico e dal Privato e quali rapporti disegnino con i dispositivi giuridici, culturali e politici che governano l’attualità; abbiamo cercato di indagare i legami tra l’assunzione di responsabilità individuale e la maturazione delle comunità, i rapporti tra principi di inclusione e quelli che determinano l’esclusione, i criteri di condivisione e messa in comune. Diffondiamo oggi il video dell’incontro, augurandoci di avervi insieme a noi per le iniziative sui Beni Comuni dell’anno a venire. Qui tutto l’intervento. Buona visione.

Piccola biblioteca delle scienze umane

Lavoro culturale presenta oggi la “piccola biblioteca delle scienze umane”; un progetto volto a creare una libreria condivisa che ospiti i testi fondamentali della nostra formazione, e insieme i libri che stiamo scoprendo per “scandagliare” la contemporaneità; sempre aperta ai vostri suggerimenti/critiche/opinioni. Nel volere “leggere obliquamente” il mondo presente, non ci dimentichiamo quell’humus fertile e in continuo divenire su cui abbiamo condotto i nostri passi: ci piacerebbe rileggerli con voi, grazie alle recensioni redazionali o alle segnalazioni di critiche importanti sui testi. Pensiamo inoltre che un lavoro di incrocio di pensieri e di critica attiva su opere che vengono spesso dimenticate possa riattivare collegamenti assopiti, favorire nuove connessioni. Per questo il catalogo che vedete ora è solo il primo passo di un cosmo in espansione, che provvederemo ad aggiornare (settimanalmente) e su cui vorremmo tornare a dibattere nei prossimi mesi. Detto questo, buona lettura.    

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