Sceglie il pamphlet politico Ugo Mattei per riflettere una serie di esperienze di lotta sulla questione che più di ogni altra ha contraddistinto il dibattito sui nuovi movimenti sociali dell’ultimo anno. Beni Comuni. Un manifesto è il titolo del contributo (115 pagine, Edizioni Laterza) che segna una prima tappa sistematica di una sorta di nuova critica dell’economia politica. Più che ricerca è agile resoconto più che un’analisi è una cassetta degli attrezzi: un utile, critico strumento di lotta. Si fa storico il giurista di professione Ugo Mattei, quando nei primi due capitoli racconta di un dualismo insieme concettuale e politico – il combinato disposto pubblico-privato – che si afferma gradualmente in Occidente scalzando quella che Santi Romano, giurista palermitano degli inizi del novecento, ha definito la pluralità degli ordinamenti giuridici. Si parla della nascita dell’idea di Stato e di come questa abbia influito nel determinare modi di governare (le popolazioni e i territori, le risorse naturali e i saperi) costitutivi di una rottura nei confronti di pratiche di autogoverno non regolamentate, anarchiche, comunitarie. Gli usi civici dei terreni per il pascolo, i boschi per la raccolta del legname, i rifornimenti dalle fonti d’acqua, sono solo alcuni degli esempi citati da […]