irpinia

Avere un posto nel mondo

Il seguente contributo è tratto dal volume di prossima pubblicazione “Aree interne, sperimentare per ri/abitare”, con sperimentazioni progettuali nei comuni molisani di Riccia, Jelsi e Gambatesa, a cura di Nicola Flora e Francesca Iarruso. La pubblicazione è divisa in tre parti: saggi, sperimentare col progetto, sperimentazioni e prospettive nell’Alto Fortore: Riccia, Jelsi, Gambatesa. Il contributo che segue, firmato da Sandro Abruzzese, fa parte della prima sezione del libro. Abitare e vedere Abitare è una parola nobile, porta a quel misto di avere e tenere che rimanda al possesso, ma anche a qualcosa che ci sta a cuore e di cui abbiamo cura. Ci sono aspetti complessi e ambivalenti nell’abitare, riguardano la relazione tra spazi privati e pubblici, tra ambiente, società, individui: non si abita mai del tutto soli. Abitare presuppone il vedere. Vedere per capire significa, secondo la lezione di Carlo Levi, avere senza possedere, rinunciare ad appropriarsi, lasciare intatto e alla portata di altri sguardi. Vedere un paesaggio, però, è qualcosa di diverso dal vedere una piazza o visitare una città. Quando guardo la natura vedo qualcosa che non presuppone per forza un soggetto. Una città, al contrario, è un artificio costruito spesso a partire dal soggetto, in cui […]

Sguardi d’Irpinia

Continuiamo la nostra serie sul quarantennale del terremoto in Campania e Basilicata con un omaggio all’Irpinia di oggi, negli scatti di Sandro Montefusco. Paesaggi, luoghi e persone, oltre il terremoto e la memoria. 

Quarant’anni di vite terremotate

Il 23 novembre di quarant’anni fa uno spaventoso terremoto colpì la Campania e la Basilicata. Continuiamo la serie di approfondimenti su quell’evento ospitando una riflessione di Stefano Ventura, autore di “Storia di una ricostruzione. L’Irpinia dopo il terremoto”, recentemente uscito per Rubbettino editore.   

Il terremoto in Irpinia e il “collasso de...

Sul finire degli anni Ottanta capitava di accompagnare mia madre abbascio i prefabbricati, dove si trovavano le casette emergenziali – i prefabbricati, appunto – che ospitavano delle famiglie assistite dopo il terremoto del 23 novembre 1980 che aveva colpito l’Irpinia, compreso Monteforte Irpino, dove sono cresciuto.

La cattiva ricostruzione. Da dove ripartire dop...

Il 23 novembre ricorrerà il quarantesimo anniversario del terremoto che colpì Campania e Basilicata nel 1980 (2914 morti, 8800 feriti). Sismografie dedicherà, a partire da questo articolo*, uno spazio a questo anniversario con una serie di riflessioni e approfondimenti. L’anniversario da cifra tonda è secondo noi l’occasione per riportare l’attenzione su una serie di studi e ricerche che hanno indagato questi quarant’anni di eventi nel campo delle scienze sociali.

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