
Alla Ricerca della Rivolta: La macchina mitolog...
Lo studio della letteratura come navigazione incerta.
Lo studio della letteratura come navigazione incerta.
Una recensione a Stasis. La guerra civile come paradigma politico. Homo sacer, II, 2 di Giorgio Agamben (Bollati Boringhieri, 2015).
Martedi 14 aprile “Salò o le 120 giornate di Sodoma” di Pasolini verrà proiettato al Cinema Nuovo Pendola di Siena alle 21.00.
Nel quadro della nostra collaborazione con edizioni nottetempo pubblichiamo in anteprima alcuni ritagli del nuovo libro di Giorgio Agamben, Il fuoco e il racconto (2014).
Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta sul numero 19 di Fata Morgana. Quadrimestrale di cinema e visioni, dedicato al concetto di “credito”. I conflitti bellici, le catastrofi ambientali e le situazioni di estrema povertà nelle quali si trova a vivere una parte del pianeta hanno suscitato, nel corso dei secoli, il costante interesse da parte degli storici e dei romanzieri, dei giornalisti e dei cineasti e, più in generale, di tutti i soggetti investiti e auto-investiti della funzione etica, sociale e politica di testimone[1]. Quanto di traumatico interviene ad alterare un equilibrio, quanto di sconvolgente colpisce una comunità o una parte di essa, è qualcosa che chiede di essere raccontato, messo in immagine. Una possibile interpretazione teoretica di tale “chiamata” può essere elaborata ricorrendo al concetto di debito di testimonianza, proposto da Paul Ricœur per comprendere il legame etico ed estetico che intercorre tra il soggetto del racconto storico, come di qualsiasi altro genere discorsivo, e l’evento, passato o presente, al quale si lega: Attraverso il documento e la prova documentaria, lo storico è sottoposto a ciò che un giorno fu. Ha un debito nei confronti del passato, un debito di riconoscenza nei confronti dei morti, che […]
Pubblichiamo un estratto del saggio di Georges Didi-Huberman apparso sul nuovo numero di “Carte Semiotiche. Rivista Internazionale di Semiotica e Teoria dell’Immagine” (La Casa Usher), dedicato a “Anacronie. La temporalità plurale delle immagini” e curato da Angela Mengoni.
Pubblichiamo una recensione di Marco Ambra a Il Giorno del Giudizio, seguito da Gli aiutanti di Giorgio Agamben (Nottetempo, 2004)
Il debito in comune: dialogo sul filo del paradosso tra teoria politica, estetica e scienze umane.
Una nota di Francescomaria Tedesco a margine dell’intervista a Giorgio Agamben “La crisi perpetua come strumento di potere”.