Teatro Coppola Volevamo che la città si risvegliasse con un nuovo spirito, uno spazio restituito e rubato all’abbandono. Da sei anni il cantiere era ormai chiuso e il luogo negato alla cittadinanza. Molti ci chiedono come mai abbiamo premuto affinché si parlasse di “liberazione” e non di “occupazione”. Ma come si fa a parlare di occupazione quando ogni giorno passano da lì centinaia di persone. Uomini, donne, bambini, anziani che, con i loro cappotti per ripararsi dal freddo, applaudono al concerto barocco appena concluso. Occupato da chi? Liberato per chi? ci sembra la domanda più corretta. Da diverso tempo, in Italia, si respira un’insofferenza per la gestione pubblica della Cultura. La maggior parte degli spazi concessi dalle amministrazioni comunali, sempre secondo logiche clientelari, sono, di fatto, gestiti dai partiti e, anche quando la gestione pare essere più “illuminata”, si è, in realtà, vittime del giogo dei finanziamenti pubblici, che condizionano persino la programmazione degli spettacoli. I partiti risolvono la “questione cultura” con finanziamenti a pioggia, mal distribuiti, che favoriscono le grandi sale, quelle a partecipazione statale, a discapito delle piccole, le quali spesso cercano di sopravvivere con le briciole che rimangono. Lasciare la gestione della proprietà pubblica alle caste è […]