L’Idra dalle molte teste: le folle nel sa...
Conoscere le soggettività sociali con cui si trova quotidianamente a interagire è un’attività strategica per la polizia.
Conoscere le soggettività sociali con cui si trova quotidianamente a interagire è un’attività strategica per la polizia.
Dopo “Un viaggio che non promettiamo breve”, proponiamo un’analisi di Enrico Gargiulo a partire da “Cattivi e primitivi. Il movimento No Tav tra discorso pubblico, controllo e pratiche di sottrazione” di Alessandro Senaldi (Ombre corte, 2016).
Sul piano giuridico, l’ordine pubblico è una categoria che presenta due accezioni diverse: una “ideale” e una “materiale”.
A partire dai fatti di Ventimiglia del giugno scorso, proponiamo un colloquio con Fulvio Vassallo Paleologo che inaugura una piccola indagine sui dispositivi di accoglienza e respingimento dei migranti, in relazione alla configurazione delle frontiere europee.
Alla vigilia del Settantesimo anniversario della Liberazione, pubblichiamo un estratto da Un’odissea partigiana. Dalla Resistenza al manicomio di Mimmo Franzinelli e Nicola Graziano edito da Feltrinelli.
Nel dicembre scorso Daniel Zamora, un giovane studioso belga, ha rilasciato un’intervista al settimanale francese «Ballast» dal titolo ambiguamente provocatorio “Peut-on critiquer Foucault?”.
E’ di questi giorni la notizia dell’uccisione di una psichiatra, Paola Labriola di 53 anni, che lavorava in un Servizio di Igiene Mentale (SIM) di Bari.
La Diaz, Franco Fedeli e la polizia democratica. Storia di un fallimento (5). Pubblichiamo l’ultima parte di una riflessione sulle dinamiche storiche delle forze dell’ordine a partire dal caso Diaz, e in relazione alla Sentenza di ieri. Qui la prima, la seconda, la terza e la quarta parte
“Passare ad una linea più incisiva, con arresti, per cancellare l’immagine di una polizia rimasta inerte di fronte agli episodi di saccheggi e devastazione”. Dalla sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Assise d’Appello di Genova, deposizione di Ansoino Andreassi vice capo della polizia e responsabile dell’ordine pubblico durante il G8, p.67. Certamente Colucci era piuttosto condizionato dalla presenza dei vertici della polizia; capì che l’intervento era ben gradito, ma ritenendosi da parte di tutti che in effetti sussistessero i presupposti per disporlo, così venne deciso. Dalla sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Assise d’Appello di Genova, p.91. Gli ufficiali e gli agenti della polizia giudiziaria, che abbiano notizia, anche se per indizio, della esistenza, in qualsiasi locale pubblico o privato o in qualsiasi abitazione, di armi, munizioni o materie esplodenti, non denunciate o non consegnate o comunque abusivamente detenute, procedono immediatamente a perquisizione e sequestro. art. 41 R.D. 18 giugno 1931 n. 773 (TULPS): perquisizione ad iniziativa autonoma. [Qui la seconda, la terza, la quarta e la quinta parte] 0- poliziotti e operai Franco Fedeli era un giornalista che si occupava di polizia. Intorno alla metà degli anni settanta riuscì (cercherò in seguito di raccontare come) nella strana impresa di mettere insieme […]