di Daniele Salerno [questa recensione è già apparsa sul blog del Centro TraMe] Sismografie. Ritornare a L’Aquila mille giorni dopo il sisma è una raccolta di nove saggi a cura di Fabio Carnelli, Orlando Paris e Francesco Tommasi, pubblicata poche settimane fa da Edizione Effigi. Nelle intenzioni dei curatori non si tratta di commemorare, bensì di rimemorare la catastrofe dell’Aquila. Se il lavoro di commemorazione fissa l’attenzione sull’ evento singolo, straordinario e puntuale all’origine del trauma – una scala temporale, quella dell’evento, che la commemorazione condivide con il discorso giornalistico ed emergenziale –, il lavoro della rimemorazione esige uno sguardo lungo sui fenomeni, capace di tenere insieme le storie e di metterle a confronto: se la commemorazione lavora marcando una discontinuità narrativa, la rimemorazione è “ricostruzione” di una continuità di senso nel dopo-catastrofe . I nove contributi – risultato di una rielaborazione di articoli pubblicati online sul blog di Il lavoro culturale – sono divisi in tre sezioni tematiche: Economie del sisma, Ricostruire l’abitare e Spettrografie. Nonostante la diversità delle prospettive disciplinari, delle aree d’analisi e delle metodologie applicate, mi sembra che emerga nei nove saggi una problematica comune: il rapporto tra l’agire “dall’alto” dell’istituzione e l’azione “dal basso” dei cittadini. Da una parte ci vengono così descritte le pratiche governamentali – per dirla con Michel […]