
La memoria al femminile di un disastro industriale
Riflessioni di Giancarlo Pichillo[*] su “La nostra Marcinelle. Voci al femminile”, di Martina Buccione (Edizioni Menabò, Fondazione Pescarabruzzo 2016).
Riflessioni di Giancarlo Pichillo[*] su “La nostra Marcinelle. Voci al femminile”, di Martina Buccione (Edizioni Menabò, Fondazione Pescarabruzzo 2016).
Si apre a Gorizia oggi, 6 maggio 2016, quarantesimo anniversario del terremoto del Friuli, la seconda edizione del Festival “In\visible cities”. Si tratta di un incontro virtuale e reale allo stesso tempo tra il patrimonio urbano e i linguaggi artistici, digitali e interattivi che possono descrivere e raccontare le città.
Tra il 5 e il 7 novembre del 1994, le precipitazioni piovose causarono allagamenti, esondazioni e inondazioni in molte province del Piemonte: Cuneo, Alessandria, Asti e Torino furono le più colpite, i morti furono circa settanta, e circa duemiladuecento gli sfollati; i danni ammontarono a circa 10mila miliardi di lire. Molti danni e conseguenze furono provocati dall’esondazione del Tanaro e dai seicento millimetri di pioggia caduti in quarantotto ore.
Migrazioni, fughe, invasioni, alluvioni, vacanze… In un mondo in cui tutti si muovono, il turismo sembra diventare la figura media della mobilità. Alcune riflessioni sui confini della networked hospitality.
Produzioni politiche dal basso nell’Emilia terremotata. Nell’ambito di un’analisi delle politiche territoriali sviluppatesi nell’Emilia post-terremoto, pubblichiamo un’etnografia in due puntate sul comitato cittadino Sisma.12 a cura di Silvia Pitzalis[*].