Scienze sociali, nuove tecnologie e partecipazione civica nella gestione dei disastri.
La frequenza con cui disastri ed eventi percepiti come fuori dall’ordinario colpiscono varie parti d’Italia e del mondo è ormai sempre più visibile grazie alla quantità di dati, informazioni e fonti diffuse nell’era dei big data. Molteplici contenuti prodotti da fonti contraddittorie e imprevedibili reti di diffusione ed influenza stanno accrescendo la complessità di tali eventi, rendendo le attuali policy ancora immature su vari fronti. Per questi motivi nascono nuovi interrogativi, per chi si occupa di studiare questi fenomeni nell’ottica del breve e del lungo periodo. Occorre quindi valutare a più livelli l’incidenza delle nuove tecnologie per la comprensione e gestione di un disastro sia in termini di rischio, sia in termini di impatto.
La riflessione sulla relazione tra disastri e nuove tecnologie non può prescindere dagli ultimi eventi sismici italiani, che hanno colpito Amatrice, Norcia e altri numerosi borghi dell’Appennino centrale. Anche questi eventi recenti testimoniano casi da approfondire, come la questione delle donazioni organizzate di denaro o beni di prima e seconda necessità, il forte apporto del volontariato diffuso e i livelli di connessione tra popolazioni colpite, soccorritori istituzionali e spontanei, enti e professioni, leggi e ordinanze. Ci sono strumenti più adatti di altri a supportare e agevolare la ripresa nelle zone colpite da questo e da altri disastri? Quali? È possibile pensare a tali strumenti anche prima di un potenziale evento disastroso? Come mettere a frutto i vari contributi economici e sociali, che a volte possono anche essere confliggenti?
Su tali temi è previsto per martedì 17 gennaio dalle 15:30 alle 17 un workshop organizzato da PanSpeech srl in collaborazione con il nostro blog, la piattaforma Helperbit e il Santa Chiara Lab dell’Università degli Studi di Siena.
L’evento si terrà presso l’auditorium Santa Chiara Lab dell’Università degli Studi di Siena (Via Valdimontone 1) e porrà una prima base di riflessione e un esempio applicato che servirà a far dialogare discipline, competenze e strumenti diversificati sulle potenzialità che le scienze sociali e le nuove tecnologie possono mettere in campo prima e dopo un cosiddetto disastro. La prospettiva innovativa del workshop consiste nell’utilizzo delle nuove tecnologie per promuovere una gestione partecipata e trasparente delle prime fasi dell’emergenza, con l’obiettivo di riflettere sul loro utilizzo anche precedentemente ad un potenziale evento disastroso. Si prevede anche la partecipazione del pubblico, cui sarà data la possibilità di sperimentare il servizio di donazioni tracciate di Helperbit, per supportare la ricostruzione in centro Italia e la campagna La rinascita ha il cuore giovane.
Fra i relatori, interverranno: Gianni Berardino, project manager presso l’Università degli Studi di Siena, Tiziano Bonini, ricercatore in Media Studies presso l’Università degli Studi di Siena, Fabio Carnelli e Stefano Ventura, responsabili di Sismografie, Guido Baroncini Turricchia (Helperbit), Massimiliano Coviello (PanSpeech), e Ivan Frigerio, ricercatore in scienze dell’ambiente e del territorio presso Università di Milano Bicocca. Il pubblico a cui si rivolge il workshop è costituito da imprese che si occupano di crowdfunding, tecnologia Blockchain di Bitcoin, di peer-to-peer, da ricercatori, studenti e cittadini interessati alla gestione e rappresentazione di crisi causate da differenti tipologie di disastri.
L’evento si situa all’interno di un percorso progettuale che vede alcuni degli organizzatori coinvolti nel design di una proposta europea da presentare all’interno del programma quadro europeo di ricerca e innovazione Horizon 2020.
Gli interventi verteranno sui seguenti temi:
- Nuove tecnologie e partecipazione nella gestione dei rischi naturali
- Gestione e valutazione delle vulnerabilità di un territorio
- Volontariato e partecipazione nelle prime fasi dell’emergenza sismica
- Simulazione interattiva con il pubblico degli usi e dei tools della piattaforma Helperbit: una donazione per le zone colpite dai recenti terremoti.
Su PerformingHeritage è possibile visualizzare le slides degli interventi.
Gli enti coinvolti sono:
PanSpeech, promotore dell’iniziativa, è un’impresa culturale costituita da un team multidisciplinare affiliato all’Università degli Studi di Siena. Tra le sue attività principali vi sono l’europrogettazione, la comunicazione attraverso web e social network e l’audience development.
Helperbit è una piattaforma italiana presentata nel 2015, a pochi giorni dal terremoto in Nepal. La piattaforma offre un sistema peer-to-peer, basato sulla tecnologia Blockchain di Bitcoin, che ha il fine di monitorare il flusso degli aiuti umanitari in tutto il mondo rendendo trasparenti le singole transazioni in criptovaluta.
Santa Chiara Lab è l’Innovation Lab dell’Università di Siena aperto a studenti, ricercatori, docenti, artigiani, imprenditori per l’innovazione multidisciplinare e digitale.