INCONTROTESTO – La prima volta che ho letto La nausea di Jean Paul Sartre

Abbiamo chiesto agli ospiti delle due edizioni di scrivere, a partire dal nome del progetto, un breve contributo. Da una semplice suggestione stimolata dalla parola, a qualche riga su un incontro importante con un testo, letterario ma non solo. La prima uscita è uno scritto di Nanni Balestrini, che ha partecipato all’edizione 2011 di INCONTROTESTO. Nel corso delle prossime settimane il lavoro culturale ospiterà i contributi degli altri autori che hanno risposto al nostro invito.

Nanni Balestrini

La prima volta che ho letto La nausée avevo quindici anni e è stata una lettura sconvolgente.

Era l’età in cui gli adolescenti, mezzo secolo fa, leggevano moltissimo, soprattutto i classici del romanzo dell’800, i russi e francesi, inglesi e americani, attraverso i quali si aprivano alla conoscenza della varietà del mondo e dei segreti dell’animo umano. La lettura di Sartre, di cui ignoravo il pensiero filosofico, fu per me allora uno choc frontale. In un solo colpo tutte le certezze che avevo accumulato attraverso quelle letture e attraverso il mio vissuto erano saltate, si erano rivelate inconsistenti, avevano perso di valore e di significato. L’affermazione che un libro può cambiare la vita è retorica e generica, ma esistono certamente letture che lasciano un segno e cambiano, se non la vita, l’angolazione da cui si può considerarla.

La mia identificazione nel percorso del protagonista della Nausée aveva messo in discussione ogni cosa, la percezione della realtà, l’autenticità delle sensazioni e dei sentimenti, la presenza nel mondo, il significato stesso dell’esistenza, divenuta inconcepibile, gratuita, assurda. L’effetto su di me non era stato però negativo, di rinuncia e di sconforto, ma liberatorio e duraturo di apertura, di disponibilità, di accettazione disincantata delle cose del mondo e della vita.

La tabula rasa coinvolgeva anche il rapporto tra le parole e le cose, e mi è stata certamente utile sul piano della scrittura in cui cominciavo a avventurarmi. Quando mi è capitato di rileggerlo, dopo di allora, ho sempre avuto l’impressione che non avesse perduto la sua vitale carica esplosiva.

[INCOTROTESTO 2012 inizia il 14 novembre con la presentazione della rivista Atti impuri. Ci saranno Aldo Nove, Sparajurij e Amaranta Sbardella. Dalle 17 presso la Sala Cinema della Facoltà di Lettere e Filosofia di Siena (via Roma 47).]

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