Etica e bellezza nel cinema di Paolo Benvenuti

 Fedele all’assunto «che non si possa guardare al passato con gli occhi del presente» e al precetto rosselliniano di cinema come pratica morale, indaga con rigore i risvolti orrorifici dell’esercizio del Potere.

Paolo Benvenuti è nato a Pisa nel 1946. Già aiuto regista di Roberto Rossellini per L’età di Cosimo (1972) e di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet per Mosé e Mosé e Aronne (1974), è un cineasta fra i più attivi sul piano di una ricerca storica attendibile, basata su di un utilizzo scientifico dei testi e dei documenti storici. Il cinema di Benvenuti si configura come un modello di cinema civile che trova il suo fondamento soprattutto nello sviluppo di una forma cinematografica coerente con ciò che racconta, mai oleografica ma che trova la propria giustificazione nella ricerca di una plausibilità (mai di una verità) sul duplice livello di cui si compone un testo: linguaggio e contenuto.

Fedele all’assunto «che non si possa guardare al passato con gli occhi del presente» e al precetto rosselliniano di cinema come pratica morale, indaga con rigore i risvolti orrorifici dell’esercizio del Potere, di qualsiasi natura e in qualsiasi forma esso si presenti, immergendosi in una iconografia potente e colta, che – strumento di indagine anch’essa e non mero sfondo al suo svolgersi – spazia dalla pittura di Masaccio e Giotto (Il bacio di Giuda), a quella dei fiamminghi post-caravaggeschi attivi ai primi del ‘700 a Roma (Confortorio) o di Angelo Bronzino (Gostanza da Libbiano).

Una pratica però antielitaria perché sincronica con quanto raccontato dalle immagini, come dimostrano la creazione dell’immaginario maremmano di fine ‘800 modellato sulla pittura dei Macchiaioli, sulla fotografia dei Fratelli Alinari, ma anche sugli ex voto e sui tableaux dei cantastorie popolari (Tiburzi); e quella dell’Italia degli anni ‘40-50 del ‘900 che coerentemente utilizza il cinema di Hitchcock, Welles, John Ford e altri autori come referente chiamato a “ricostruire” un’ambientazione (Segreti di Stato). Perché di questo si tratta: di “ricostruzione”.

Ricostruzione di eventi storici basata sui documenti; ma anche ricostruzione di un modo di guardare all’audiovisivo inteso come rifondazione di un sguardo cinematografico laddove nel quotidiano si vuole lo spettatore sempre più contaminato da una pratica televisiva omologante e banalizzante, anche quando si fa denuncia. «E anche queste sono responsabilità morali che uno si deve prendere: non si può parlare di cose importanti in film brutti!»

La rassegna Etica e Bellezza nel Cinema di Paolo Benvenuti presenza di Paolo Benvenuti vuole essere quindi un momento per riflettere non solo sull’ opera del regista pisano, ma anche sul mondo dell’ immagine in movimento inconsapevolmente ingurgitata nelle quotidianità di tutti noi. Paolo Benvenuti sarà presente durante le proiezioni.

La rassegna si svolge alle 21.30 presso I Macelli, P.zza Macelli 8, Certaldo (FI). Ingresso € 5,00.

  • Venerdì 11 Gennaio – Il bacio di Giuda (1988)
  • Venerdì 18 Gennaio – Confortorio (1992)
  • Venerdì 25 Gennaio – Tiburzi (1996)
  • Venerdì 1 Febbraio – Gostanza da Libbiano (2000)
  • Venerdì 8 Febbraio – Segreti di Stato (2003)
  • Venerdì 15 Febbraio – Puccini e la fanciulla (2008)

Per info e prenotazioni: 0571 663580
Associazione Polis | Circolo di Idee Assessorato alla Cultura del Comune di Certaldo

 
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