Dal Gansu alle città imperiali
I viaggiatori che si lasciavano alle spalle gli oltre 3000 chilometri del deserto del Taklamakan oltrepassavano la porta di giada e percorrevano il lungo corridoio del Gansu per raggiungere l’attuale Lanzhou. Città dorata grazie alla prosperità dei suoi commerci e alla ricchezza di materie prime, ancora oggi Lanzhou è hub strategico per commercio e trasporti e polo dell’industria pesante, tessile e petrolchimico.
Uno skyline di grattacieli, gru e ciminiere. Eppure, poche centinaia di chilometri sono sufficienti per abbandonare completamente l’area urbana e catapultarsi a oltre 3000 metri di quota in remoti villaggi popolati da monaci, studenti, pastori, nomadi e Hui, antica popolazione mongola/turca di fede musulmana. Terre autentiche e dal fascino immutato.
Proseguendo verso oriente si arrivava alle grandi città imperiali: l’antica capitale di Xian con la sua cinta muraria e poi ancora Pechino. Giganteggia lo sguardo vivo di Mao all’ingresso della città proibita, nella grande piazza Tienanmen.