Manifesta 12, Palermo: considerazioni di un nat...
Una riflessione attorno alle possibilità e i rischi di patrimonializzazione territoriale contempoarea attraverso un racconto critico di Manifesta 12, la Biennale nomade europe inaugurata a Palermo.
Una riflessione attorno alle possibilità e i rischi di patrimonializzazione territoriale contempoarea attraverso un racconto critico di Manifesta 12, la Biennale nomade europe inaugurata a Palermo.
Cronaca di un’esperienza di resistenza territoriale in una delle città più attraversate al mondo dal fenomeno del turismo: Venezia.
In collaborazione con «il manifesto», pubblichiamo una porzione inedita dell’intervista di Cristina Piccino al regista Lech Kowalski, arrestato per “ribellione” mentre documentava l’occupazione di una prefettura da parte degli operai della GSM&S, e ora in attesa di processo. Il resto dell’intervista è pubblicata oggi sul quotidiano e potete leggerla qui.
Federico Zappino e Deborah Ardilli proseguono la loro riflessione su teoria del gender e panico eterosessuale iniziata qui.
Corte dei miracoli, Siena. Alberto Prunetti racconta cosa accade ad uno dei luoghi della cultura, della musica e dell’impegno sociale della città. Una storia che in forme diverse riguarda tutto il Paese, attraversato da una riflessione sugli spazi culturali e sui progetti costituenti nel quadro dei beni comuni.
In occasione del seminario che si tiene oggi a Modena pubblichiamo un intervento dedicato alla costituzione di un Osservatorio per la libertà di ricerca sui fascismi di ieri e di oggi. Studiare gli anni Venti e Trenta in Italia, fare ricerca sulla dittatura fascista significa anche studiare, con una seri di rischi, le sue eredità politiche, culturali, sociali nel contesto attuale.
Considerazioni in vista di una giornata di riflessione sulla libertà di ricerca etnografica che si terrà l’1 ottobre a Modena.
Oggi inizia per tantissimi precari e aspiranti insegnanti l’anabasi del concorso. Nonostante molti di loro abbiano già una discreta esperienza e abbiano già dimostrato competenza e conoscenza nei percorsi di abilitazione, si troveranno ancora una volta a rispondere della propria professionalità.
Appunti sui percorsi centrifughi del lavoro culturale migrante da un punto di vista working class. Per smontare la retorica euforica della “fuga dei cervelli” in opposizione all’etichettatura che varrebbe solo per gli emigrati del Terzo Mondo.
L’università italiana sembra tornare a vivere. I ricercatori precari fanno uno sciopero alla rovescia, i docenti si astengono dalle procedure di valutazione della ricerca, una petizione di Giorgio Parisi ne chiede il rifinanziamento.