L’esperienza delle persone queer in “Orie...
La connessione implicita tra queerness e bianchezza è una caratteristica fondamentale della liberalità occidentale
La connessione implicita tra queerness e bianchezza è una caratteristica fondamentale della liberalità occidentale
Pubblichiamo un estratto dall’introduzione del volume I confini dell’inclusione. La civic integration tra selezione e disciplinamento dei corpi migranti, a cura di Vincenzo Carbone, Enrico Gargiulo e Maurizia Russo Spena.
Pubblichiamo una sintesi del rapporto Blaming the Rescuers, a cura di Charles Heller e Lorenzo Pezzani (Forensic Oceanography, parte dell’agenzia Forensic Architecture, Goldsmiths, University of London), in concomitanza con il suo lancio presso l’Associazione della Stampa Estera in Italia.
Pubblichiamo un estratto dell’etnopsichiatra Roberto Beneduce* in occasione della sua partecipazione al Festival dei Matti di Venezia, in un incontro dal titolo “Tempi spezzati. Le migrazioni e le follie che ne vengono” che si terrà oggi alle 16.30 all’Ateneo Veneto.
Pubblichiamo il lemma “pocket money/la paghetta dei rifugiati” di Nijmi Edres, parte di una raccolta di ottanta lemmi sulla crisi migrante pubblicata recentemente da Minimum Fax (a cura di Fabrice Olivier Dubosc e Nijmi Edres).
il lavoro culturale aderisce all’appello per la liberazione di Gabriele Del Grande rivolto al Governo Italiano.
il lavoro culturale aderisce all’appello per la liberazione di Gabriele Del Grande rivolto al Governo Italiano. Gabriele è ora in sciopero della fame, detenuto in isolamento in Turchia dal 10 aprile senza aver commesso nessun reato, mentre stava lavorando al suo ultimo progetto, un racconto collettivo sulla guerra in Siria e la nascita dell’ISIS/Daesh. Sosteniamo il rilascio di Gabriele (e degli oltre 150 giornalisti attualmente detenuti in Turchia), ripubblicando alcuni articoli in cui le nostre strade si sono incrociate.
Dopo aver scontato, senza nessuna accusa formale, sette anni nel centro di detenzione bosniaco di Lukavica, Imad Al-Husin, noto alla cronaca come Abu Hamza, è stato rilasciato lo scorso 18 febbraio delle autorità.