Focus

sono spazi di approfondimento dedicati a tematiche che riteniamo particolarmente emblematiche e necessarie per una comprensione a più dimensioni della contemporaneità. Peculiarità di questi approfondimenti è la coralità attraverso cui viene costruita una visione d’insieme dei contesti analizzati. La narrazione è infatti prodotta da un intreccio di contributi differenti proposti da ricercatori e professionisti specializzati nelle diverse aree delle scienze umane.

Un cammino in salita

Percorsi di ricerca e perimetri critici nel post-terremoto dell’Appennino centrale. A pochi giorni dal quinto anniversario della quarta forte serie di scosse di terremoto che colpì il Centro Italia fra l’agosto 2016 e il gennaio 2017, pubblichiamo un estratto riadattato del volume collettivo “Sulle Tracce dell’Appennino che cambia. Voci dalla ricerca sul post-terremoto del 2016-17”, recentemente curato da Emidio di Treviri. Il libro raccoglie i contributi di giovani laureandi e ricercatori che hanno risposto alla prima call pubblica del Premio Massimo dell’Orso, di cui proprio in questi giorni è stata annunciata la seconda edizione.

L’Africa e l’Europa hanno un destino comune

Pubblichiamo un estratto del nuovo libro di Leila El Houssi, L’Africa ci sta di fronte. Una storia italiana: dal colonialismo al terzomondismo (Carocci 2021).   Era proprio nella dimensione culturale che Senghor individuava il perno per la costruzione del dialogo tra popoli, che derivava dal presupposto che per porsi nella condizione di un rapporto dinamico e costruttivo con un’altra cultura, occorre innanzitutto essere consapevoli dei valori e dei limiti della propria ed essere capaci, senza rinunciare naturalmente all’originaria fondamentale radice, di operare una specie di completo svuotamento, una messa tra parentesi di ogni pregiudizio. L’idea era quindi di inoltrarsi fino al fondamento originario che congiunge, che può far circolare le varie prospettive di cultura attraverso un triplice impegno: la valorizzazione selettiva della propria cultura, l’assunzione consapevole del proprio limite e la ricognizione approfondita per cogliere simultaneamente gli intimi intrecci tra le varie culture percepite, per quanto possibile, in una rosa di significati più profonda e dunque non deformata dalle contingenze del contemporaneo. Un’operazione di questo tipo avrebbe consentito di compiere un percorso d’intesa tra le diverse culture, contribuendo a mantenerne intatta e inalterata la loro originalità. La dimensione culturale, come dichiarava nella sua prolusione al Campidoglio, è anche ‘comprensione totale […]

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