Violenza politica, terrorismo, lotta armata
Parole, memoria e ricerca in un’intervista a Monica Galfré.
Parole, memoria e ricerca in un’intervista a Monica Galfré.
L’altro ieri il Giornale di Vicenza usciva con una notizia dal titolo “I richiedenti asilo vogliono avere Sky. Scatta la protesta”. Che una notizia del genere possa guadagnare spazio e rilanci anche dai massimi esponenti politici di governo descrive bene lo stato di salute del giornalismo e del Paese.
Pubblichiamo un dialogo tra lo scrittore e traduttore Alberto Prunetti e Antonio Iannello su “Piccola controstoria popolare”, appena pubblicato per i tipi di Alegre all’interno della collana #QuintoTipo diretta da Wu Ming 1. Su Giap potete leggere estratto di #PCSP.
Una lettura del testo “Cos’è il carcere. Vademecum di resistenza“ (Derive Approdi, 2015) di Salvatore Ricciardi e la segnalazione di una tre giorni a Siena dedicata alla contenzione.
La Diaz, Franco Fedeli e la polizia democratica. Storia di un fallimento (5). Pubblichiamo l’ultima parte di una riflessione sulle dinamiche storiche delle forze dell’ordine a partire dal caso Diaz, e in relazione alla Sentenza di ieri. Qui la prima, la seconda, la terza e la quarta parte
La Diaz, Franco Fedeli e la polizia. Storia di un fallimento (4). Qui la prima, la seconda, la terza e la quinta parte.
[Qui la prima, la seconda, la quarta e la quinta parte]
“Passare ad una linea più incisiva, con arresti, per cancellare l’immagine di una polizia rimasta inerte di fronte agli episodi di saccheggi e devastazione”. Dalla sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Assise d’Appello di Genova, deposizione di Ansoino Andreassi vice capo della polizia e responsabile dell’ordine pubblico durante il G8, p.67. Certamente Colucci era piuttosto condizionato dalla presenza dei vertici della polizia; capì che l’intervento era ben gradito, ma ritenendosi da parte di tutti che in effetti sussistessero i presupposti per disporlo, così venne deciso. Dalla sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Assise d’Appello di Genova, p.91. Gli ufficiali e gli agenti della polizia giudiziaria, che abbiano notizia, anche se per indizio, della esistenza, in qualsiasi locale pubblico o privato o in qualsiasi abitazione, di armi, munizioni o materie esplodenti, non denunciate o non consegnate o comunque abusivamente detenute, procedono immediatamente a perquisizione e sequestro. art. 41 R.D. 18 giugno 1931 n. 773 (TULPS): perquisizione ad iniziativa autonoma. [Qui la seconda, la terza, la quarta e la quinta parte] 0- poliziotti e operai Franco Fedeli era un giornalista che si occupava di polizia. Intorno alla metà degli anni settanta riuscì (cercherò in seguito di raccontare come) nella strana impresa di mettere insieme […]